Altrove

Il nero riarso delle sterpi
restituisce l’odore buono della fanciullezza,
e di un vecchio scolpito nella carne,
statua senza piedistallo,
che nel “luogo” batteva e separava.

L’energia sospesa del calore
vibra d’essenza universale,
dell’imperfetto tremolio del movimento;
se tendi la carne puoi ascoltare
la linfa che scorre sotto i piedi,
l’eco del principio.

Qui tutto è altrove:
il clamore delle rivoluzioni,
gli orrori delle democrazie,
la vanità delle ideologie
e la sensazione imminente della fine.

Il sentiero nasce sotto i passi,
disegno originale del destino,
taglia la pianura,
spezza l’orizzonte,
e paziente si restituisce alla vegetazione.

Il sudore fugge dalla carne,
reclama il mio liquido umorale
quest’arido suolo generoso;
la goccia esplode nella polvere,
umida corona.

Qui tutto è altrove:
il passo innaturale del soldato,
il sentore stantio del sacerdote,
l’indice artritico del giudice
e la sensazione imminente della fine.

Se tendi la carne puoi ascoltare
l’eco del principio.

La marionetta

Il viso tagliato dal coltello,
dal coltello il suo sorriso,
in un estremo urlo di libertà
la marionetta recise i fili

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Est

Freddo di nevi e lontananze
e treni,
che non partivano per te
e aerei,

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Altrove

Il nero riarso delle sterpi
restituisce l’odore buono della fanciullezza,
e di un vecchio scolpito nella carne,
statua senza piedistallo,

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Daniela

Mariagrazia

Luci

Ricordi